Parco Nazionale del Pollino
Il B&B Cuoreverdepollino si trova nel cuore verde del massiccio del Pollino, che per la sua selvatica imponenza è un’oasi di natura incontaminata dove si possono ancora scoprire i segreti della montagna. Foreste di leccio, querceti misti a carpini, aceri, abeti bianchi, e immense faggete, pianori dai vividi colori, e più alto di tutti, sui picchi di roccia, il Pino Loricato, una conifera in via di estinzione che sopravvive altrimenti solo in qualche angolo dei Balcani.
Il massiccio del Pollino culmina nella Serra Dolcedorme (2267 mt. la più alta vetta dell’Appennino meridionale) e offre paesaggi mozzafiato, in cui la natura si alterna ai borghi appesi alla roccia, ai canyon scavati dai fiumi nel calcare, alle cime innevate. La parte di natura più “prestigiosa” e più rinomata è quella fatta di rocce dolomitiche, di bastioni calcarei, le pareti di faglia di origine tettonica, i dirupi, le gole profondissime, le grotte carsiche, le timpe di origine vulcanica, gli inghiottitoi, i prati, i pascoli di alta quota, gli accumuli morenici, i circhi glaciali, e i massi erratici compongono un paesaggio così complesso, che è raro poter ammirare in un solo luogo, sia pure protetto, in qualsiasi latitudine.
Tante cose da fare
In questo incredibile scenario, è possibile effettuare molte attività a stretto contatto con la natura, come i percorsi fluviali (acquatrekking, rivertubing, rafting…) dai più semplici ai più complessi; passeggiate ed escursioni alla scoperta dei sentieri del Pollino e alla ricerca di funghi e tartufi, il trekking più avventuroso e quello più rilassante, ciaspolate notturne e diurne sulla neve, laboratori e attività per tutte le età.
Il Pino Loricato nel parco nazionale del Pollino
Il pino loricato è un albero a corteccia fessurata in placche a scaglie lucenti, ha rami bianco grigiastri ed aghi fino a 6–7 cm. E’ un relitto dell’ultima glaciazione. Vegeta ormai nelle zone rocciose più impervie, modellato dal vento, dal gelo e dai fulmini. Il pino loricato è il simbolo del Parco.
